Orient XXI vuole essere un servizio di informazione pubblica sul mondo arabo e musulmano, perché è in gioco innanzitutto il diritto di essere informati, ma soprattutto di capire cosa sta avvenendo in una regione a cui siamo così strettamente legati/e. Il bisogno di un’informazione libera e indipendente è ancor più dopo il 7 ottobre, in uno scenario mediatico che sembra stretto tra due fuochi: da una parte, la propaganda filo-israeliana sempre attiva nonostante il genocidio in corso a Gaza, con oltre 18.000 morti, e, dall’altra, la crescente diffusione dell’estrema destra che avanza sulla scia della macabra cronaca nel Medio Oriente.

Il diritto di essere informati e di approfondire la conoscenza della realtà, un’informazione che Orient XXI vuole assolutamente mantenere gratuita, ha però un costo: quello dei giornalisti per gli articoli, le inchieste o i reportage, soprattutto nei territori palestinesi occupati; il costo delle traduzioni, poiché il nostro giornale è disponibile in 6 lingue, il che ci permette di aprirci non solo a un pubblico più ampio, ma anche ad autori di altri paesi che portano un punto di vista diverso su questa regione e sul rapporto che abbiamo con essa; e, infine, per il pagamento dei nostri due dipendenti, oltre ad altre spese operative.

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Un grande ringraziamento da parte del gruppo di Orient XXI Italia.